Matteo Bassetti chiarisce che l’influenza australiana è solo un virus stagionale. Scopri i sintomi e perché non va chiamata così.
Con l’arrivo dell’autunno, torna a farsi sentire il tema dell’influenza, ogni anno, nuovi ceppi virali vengono segnalati in tutto il mondo, ma quest’anno si sente spesso parlare di “influenza australiana”, tuttavia, l’infettivologo Matteo Bassetti, in un’intervista rilasciata all’Adnkronos Salute, ci tiene a chiarire che non esiste alcun virus particolare proveniente dall’Australia. «Sono solo virus stagionali», afferma, sottolineando che il termine “australiana” deriva soltanto dal fatto che l’inverno arriva prima nell’emisfero australe, permettendo di osservare i primi casi.
Bassetti sottolinea inoltre che il virus di cui si parla, l’H3N2, è ben noto e circola da anni in tutto il mondo. «L’H3N2 non è un virus che si è visto solo in Australia. C’è sempre stato l’H3N2», spiega, aggiungendo che è uno dei virus influenzali presenti anche nei vaccini disponibili e non è esclusivo dell’Australia. L’idea di chiamarlo “influenza australiana” è nata solo perché in quel Paese sono disponibili dati epidemiologici aggiornati e completi prima di altre regioni del globo. Tuttavia, secondo Bassetti, non esiste alcun fondamento scientifico dietro questa denominazione popolare.
Sintomi dell’influenza H3N2 spiegati da Bassetti
Riconoscere i sintomi dell’influenza H3N2 può essere difficile, in quanto possono sovrapporsi a quelli di altri virus respiratori. Tuttavia, esistono alcuni segnali che possono aiutare a distinguere l’influenza vera e propria. Tra i sintomi principali troviamo febbre alta, che solitamente supera i 38 gradi e si manifesta improvvisamente. Oltre alla febbre, chi ne è colpito può sperimentare almeno un sintomo respiratorio, come tosse, naso che cola o occhi arrossati.
Oltre ai sintomi respiratori, è comune sperimentare dolori muscolari e articolari, mal di testa e una generale sensazione di affaticamento. Nei bambini, i sintomi gastrointestinali, come diarrea, nausea e vomito, possono essere più comuni rispetto agli adulti. «I sintomi dell’influenza vera e propria, che possono durare per più di una settimana, sono caratterizzati da febbre alta oltre i 38 gradi, che insorge repentinamente; almeno un sintomo respiratorio come tosse, naso che cola e occhi arrossati; e almeno un sintomo generale come per esempio dolori muscolari e articolari, mal di testa, affaticamento, ma anche nausea e diarrea», ha precisato Bassetti durante l’intervista.
Come affrontare l’influenza stagionale
Secondo Matteo Bassetti, è importante non ricorrere a farmaci inutili o, peggio ancora, agli antibiotici, che non hanno alcun effetto contro i virus influenzali. «Fondamentale non usare antibiotici e imbottirsi di farmaci», avverte l’infettivologo, sottolineando come una gestione corretta dei sintomi, il riposo e una buona idratazione siano i metodi più efficaci per affrontare l’influenza.
È essenziale inoltre ricordare l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per le categorie a rischio come gli anziani, i bambini piccoli e le persone con patologie croniche.